Il 21 dicembre, giorno del solstizio d’inverno, il sole sorge allineato sull’antico Cardo massimo romano di Aosta (l’attuale Via Croce di Città), che costituiva l’inizio della strada per l’Alpis Pœnina (il Colle del Gran San Bernardo). Un particolare momento che si ripete da millenni a cui si può assistere verso le 11 del mattino.
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Dopo una notte di bufera di neve la terrazza panoramica della Skyway Monte Bianco, a 3.466 metri di quota, sembrava lo scheletro di una base artica. Ho atteso il passaggio di una persona per ridare un senso più terreno a questa atmosfera surreale.
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Una mattina di ottobre, mentre viaggiavo in auto lungo la costa della Normandia, ho scorto un gregge di pecore pascolare nella nebbia in un paesaggio quasi surreale, completamente avvolto dal silenzio.
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Gli uliveti del Salento sono un’ottima fonte di ispirazione per le foto. Una mattina una particolare situazione di sole e fumo, ha creato per un momento questi inconsueti giochi di luce.
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La location di questa foto è stata casuale, suggerita semplicemente dalle particolari condizioni di luce e dalle nuvole sullo sfondo in quel momento. Ho comunque cercato con attenzione l’inquadratura per esaltare l’eleganza e il gesto tecnico del salto, ripetuto alcune volte per ottenere l’immagine ottimale.
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Durante la fase discendente della luna all’alba si è creata davanti ai miei occhi un’immagine incredibile. Ero nel posto giusto al momento giusto!
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Non potevo prevedere quali giochi di luce avrebbero creato i fuochi artificiali nella foto. Prima del buio ho cercato una buona posizione per inquadrare il Cervino. La fortuna è stata dalla mia parte.
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